lunedì 12 ottobre 2009

Il Messia degli antiamericani



Due settimane fa Obama si presento` a Copenaghen, allo scopo di far vincere Chicago nella gara per l`assegnazione delle Olimpiadi 2016.Obama, al suo arrivo, oscuro` tutti gli altri capi di stato e dirigenti del Cio. Tutti, fotografi, giornalisti di tv e carta stampata, gente normale, concentrarono la loro attenzione sull` uomo della speranza con un`accoglienza ed un calore che si riservano di solito agli eroi. Nel momento in cui si e` pero` deciso a chi assegnare l`Olimpiade, l`americana Chicago e` stata subito eliminata.
Venerdi` scorso, a sorpresa, il comitato norvegese che assegna il premio Nobel per la pace ha attribuito il riconoscimento ad Obama.
Questi due episodi sono, dal mio punto di vista, l`emblema della presidenza Obama, un presidente accolto ovunque da folle oceaniche, incensato da media, e politici locali.
La differenza rispetto all`"accoglienza" che riceveva Bush jr e` notevole; con lui l`America sembra davvero amata ovunque.
C`e` un solo problema:come a Copenaghen, quando si tratta di ottenere qualcosa di concreto per l`America, per il suo paese, Obama torna a casa sempre a mani vuote.
Ha fatto aperture, senza condizionamenti, a tutte le dittature del mondo da Cuba alla Corea del Nord, dall`Iran al Venezuela senza ottenere nulla in cambio tranne pacche sulle spalle e promesse di considerazione futura.
Ha lasciato Rep.Ceca e Polonia all`influenza russa con lo scopo, apparente, di ottenere l`appoggio russo contro l`Iran, e Mosca gli ha fondamentalmente detto:"bravo continua cosi` che forse ti aiutiamo".
Ha rinnegato il ruolo secolare dell`America nel mondo come faro di liberta` e democrazia, s`e` inventato un`islam che non c`e` pur d`incensare il mondo islamico, ha praticamente abbandonato l`Iraq e non ha ottenuto nulla, assolutamente nulla per l`America tranne i complimenti, ovviamente.
L`ultima proposta geniale della sua amministrazione e `quella di trattare con i talebani presentandoli come diversi da Al Queda quando, chiunque sappia un briciolo d`inglese o voglia usare un vocabolario, trova facilmente decine d`interviste ai leader talebani che orgogliosamente rivendicano la loro commistione con Al Queda.
Chiunque segui`le vicende del 2001 sa bene che Al Queda riusci` ad organizzare l`attentato in America proprio grazie al fatto che, anche per l`inettitudine di Clinton, l`Afghanistan era diventato il porto franco di Al Queda. Inoltre e` risaputo anche che Bush prima di dichiarare guerra all`Afghanistan chiese al governo talebano la consegna di Osama Bin Laden, ricevendo ovviamente un netto rifiuto.
Tutto questo, mentre i generali invocano le truppe promesse perche` incapaci di garantire con gli attuali effettivi neppure la propria di sicurezza, figuriamoci quella dei civili.
Questa strategia politica se non porta risultati concreti, positivi per l`America e` pero perfetta, farcita com`e` di multiculturalismo, di politicamente corretto, di accondiscendenza verso le dittature, per otttenere il plauso delle elite` di sinistra liberals e comuniste europee.
Se a questo si aggiunge una politica pro abortista, (con il sovvenzionamento delle ong che sostengono l`uso dell`aborto come anticoncezionale nei paesi del terzo mondo), nonche` un tentativo di statalizzazione della sanita` all`interno di una generale politica di rafforzamento del ruolo dello stato nella societa` americana, si capisce come il premio nobel non sia una cosa alla fin fine cosi` sorprendente
Anzi, se si considera che a premiarlo e` stata una giuria il cui presidente era uno stretto collaboratore del kgb e la maggioranza dei membri sono socialdemocratici, ossia tutte persone che hanno sempre disprezzato se non odiato l`America e il suo way of life, il nobel e` quasi scontato.
Lo stesso risultato pero`, molto probabilmente, si sarebbe ottenuto anche se invece di spie del kgb e comunisti ci fossero stati vecchi fascisti e cattolici retrivi, anch`essi da sempre ostili all`America.
Neoconservatore

6 commenti:

  1. Leggendo il tuo post mi è venuto in mente un paragone.
    L'America Di Obama mi assomiglia tanto alla Juve dopo la sentenza di calciopoli.
    Una Juve amata da tutti, ammirata, rispettata, una squadra simpatica.
    Una bella società, fatta a misura d'uomo, con un bravo allenatore, dirigenti preparati, giocatori attaccati alla maglia, tifosi applauditi in ogni luogo.
    Un esempio di sportività e di lealtà.
    Niente a che vedere con la Juve di Boniperti Agnelli e Trapattoni che venne denominata la signora omicidi.
    La Juve degli anni 80.
    Antipatica, ruffiana, superba e vincente.
    E poi venne la Juve dei due decenni successivi
    Epoca Moggiana.
    La Juve di Lippi e Vialli Del Piero e Ravanelli Ancellotti e Zidane Trezeguet Capello Ibrahimovic.
    Una Juve che era l'immoralità trapiantata sui campi di calcio.
    E il fatto che a Berlino quasi tutti i titolari in campo tra francia e italia fssero in gran parte giocatori bianconeri non contava.
    Quella Juve non doveva piacere.
    Era una squadra arrogante, meschina,impresentabile.
    E poi venne calciopoli.
    E calciopoli lavò via tutti i peccati bianconeri.
    Prendendo Fukujama..."La fine della storia e l'ultimo uomo".
    e l'ultimo uomo è il solito Del Piero.
    Non a Berlino con la coppa del mondo ma a sudare nei campi di Spezia, Rimini, Crotone e Arezzo.
    Ma in una squadra virtuosa, simpatica e rispettata da tutti.
    Come l'america di Obama.

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  2. Vero, bel paragone.
    L`America d`Obama piace perche` e` un`America di serie b che va ad elemosinare la legittimita` dai dittatori
    In generale in Italia siamo maestri nell`"amare" chi cade
    Se qualcuno al top c`e` un piacere nazionale a cercare di tirarlo giu` per poi falsamente compiangerlo e aiutarlo.

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  3. ma perchè invece di dire agli americani armatevi e partite...nn dici armiamoci e partiamo???
    Insomma perchè nn entri nell'esercito americano(sono qusi tutte carte verdi...quasi una legione straniera)...o nell'esercito italiano???
    Io nn mi fido di chi manda alla guertra gli altri...e lui nn fa nemmeno il militare...
    cmq le tue critiche a Obama le ho già sentite da chi....dall'estrema sinistra(quella estrema estrema,,nn quala socialdemocrazia che è rifondazione)....ma anche......da chi...ah...da quelli della destra estrema(alternativa sociale)....a ma è vero come dite voi: VOI DELLE ESTREME VI SOMIGLIATE TUTTI!!!

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  4. Un Premio Nobel non si nega a nessuno, dai ... l'hanno dato anche a Dario Fo ! Anche a Kofi Annan ... Basta che siano rappresentativi delle fisime della sinistra ...

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  5. Ciao Calimero, hai ragione la conditio sine qua non e` che siano di sinistra per vincere il nobel
    Ormai si sa, l`unica cosa a me dispiace per come questo presidente sta` rovinando il paese

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  6. Cohiba ma quante balle t`inventi?
    Obama dispiace alla sinistra?Ma l`Unita` Repubblica,Il Manifesto cosa sono di cdx?
    Cmq hai ragione i militari osno entusiasti di un presidente che gli ha ridotto la "buonauscita", e che ha presentato un documento in cui si considerano i reduci dei pesi economici e morali per societa` e famiglia.
    Guarda i militari si sentono veramente amati da Obama,soprattutto quando li lascia senza rinforzi sia in Iraq che in Afghanistan..ah cohiba prova ad inventartene un`altra

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