sabato 4 luglio 2009

Benedetto XVI e l`inutile proposta di cancellare il debito paesi poveri

Benedetto XVI rinnovando l`appello del suo predecessore Giovanni Paolo II ha invitato, attraverso una lettera a Berlusconi, i paesi del G8 ad abolire o comunque ridurre notevolmente il debito dei paesi poveri.Benedetto XVI, ha giustamente ricordato come negli ultimi decenni tutti i paesi hanno beneficiato sebbene in modo diverso di uno sviluppo economico che ha portato centinaia di milioni di persone a vivere meglio.Cio`, aggiungo io, e` stato possibile nel momento in cui e` crollato il mondo comunista e la democrazia e il sistema capitalistico si sono diffusi quasi ovunque.Questo ha portato in molti paesi a una differenziazione nella distribuzione della ricchezza, perche` come giustamente fu scritto da un`ignoto pensatore il capitalismo e` un`ineguale distribuzione della ricchezza,il comunismo un`eguale distribuzione della poverta`.
Nel contempo, pero`, come una democrazia per svilupparsi economicamente deve applicare un sistema economico capitalistico basato sulla proprieta`la concorrenza e il libero mercato, allo stesso modo un sistema capitalistico non e` tale e non puo` svilupparsi appieno se non all`interno di una democrazia.
A tal proposito e` semplice ricordare come il capitalismo presupponga la libera concorrenza tra tutti i soggetti e in paesi in cui vi e` una dittatura o un totalitarismo cio` non si puo` realizzare. Infatti in questi paesi per motivi razziali, classisti, religiosi,politici, ci sono sempre interi gruppi sociali esclusi aprioristicamente dalla competizione,ed altri che accumulano ricchezza in modo del tutto arbitrario,magari attraverso le confische dei beni.
L`anno scorso, come ricorda il pontefice, si e` pero` verificata una crisi che mette a rischio il raggiungimento dell`obbiettivo Onu d`inizio millennio:l`abolizione della poverta` estrema entro il 2015.
Ratzinger, a questo proposito, ha ricordato che l`economia non deve prevalere sulla dignita` della persona e su questo,ovviamente, non possso che concordare.Mi ha invece lasciato allibito, la proposta papale di abolire il debito ai paesi poveri.
Mi ha stupito,perche` e` una bella proposta ma inutile se non dannosa.I paesi piu` poveri, sono spesso dittature africane in cui l`elite della tribu` o dell`etnia al potere tendenzialmente depreda il paese a spese di tutti gli altri.
E` consuetudine che mentre nel paese le persone muoiono letteralmente di fame il dittatore e la sua corte deposita i propri milioni di euro in Svizzera, compra casa a Montecarlo o Parigi e va all`Onu ad accusare i paesi occidentali di causare la rovina dei loro paesi.
Eliminare semplicemente il debito sarebbe soltanto un`altro modo per consentire a costoro di continuare impunemente ad arricchirsi impunemente distruggendo il loro paese e milioni di persone.Il debito va abolito, e questi paesi devono ricevere sovvenzionamenti, solo sotto condizione.In altre parole, i finanziamenti gli vanno riconosciuti, solo se sono utilizzati per realizzare opere e strutture per la popolazione, altrimenti finiscono nei conti in banca dell`elite dominante.
Al contempo, come fanno le varie organizzazioni cristiane, cattoliche comprese, si puo` aiutarli cercando d`istillargli il rispetto della persona, della donna, dei bambini, trasmettendogli i valori cristiani. In questa opera di vero aiuto a questi paesi si era ben distinto il Presidente Bush, non a caso molto amato nell`Africa Occidentale. Certamente favorire,come ha fatto Obama, l`aborto come strumento di controllo delle nascite va esattamente nella direzione opposta.

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