domenica 5 luglio 2009

Un Che Guevara alla Casa Bianca

Un mondo senza armi nucleari è il sogno di Obama da quando aveva 22 anni e frequentava la Columbia University a New York, un sogno che si porta dietro a Mosca e al G8 a l'Aquila. Lo testimonia un articolo da lui allora scritto per Sundial, il giornale universitario, intitolato "Spezzare la mentalità della guerra". Nell’articolo, emerso qualche mese fa e analizzato ora dal New York Times, Obama propose l'eliminazione degli arsenali atomici di tutte le grandi potenze. «Discutere di possibilità di primo colpo o di secondo colpo nucleare fa comodo soltanto agli interessi militari industriali con i loro miliardi» scrisse il futuro presidente degli Stati Uniti. «Non dobbiamo accettare tale logica perversa ma realizzare un mondo migliore» aggiunse Obama, elogiando il movimento studentesco che chiedeva di congelare gli arsenali sovietico e americano, ma suggerendo che bisognava andare oltre, arrivare al disarmo atomico.
Nell'83, quando Obama pubblicò "Spezzare la mentalità della guerra", era presidente il repubblicano Ronald Reagan, che aveva appena lanciato il progetto dello scudo spaziale poi ripreso da George W. Bush qualche anno fa. Reagan era contrario a un nuovo trattato allora in discussione, quello del divieto dei test atomici. Ma nel suo articolo Obama lo caldeggiò, sostenendo che il trattato sarebbe stato «il primo grande passo verso un mondo libero da armi nucleari» ("nuclear free world", una definizione che divenne lo slogan dei pacifisti). E denunciò «la silenziosa, continua avanzata del militarismo in America e la crescente minaccia di una guerra».

Il professore Michael Baron, che in quel periodo tenne un corso di politica estera alla Columbia university , ricorda che Obama gli presentò una tesina «su come America e Urss potevano negoziare il disarmo». "Spezzare la mentalità della guerra" fu scoperto all'insediamento di Obama alla Casa bianca da Steven Brockman, un ex studente che pubblicò sullo stesso numero di Sundial un articolo sulla Germania, e che oggi insegna letteratura tedesca alla Carnegie Mellon università. Secondo Baron e Brockman, Obama partecipò alle dimostrazioni studentesche contro Reagan, compresa quella di un milione di persone a Central Park a New York, con cartelli con su scritto "Pane non bombe" e "Congela o brucia". Nella sua autobiografia il presidente non si è soffermato sul suo impegno anti atomico ma il New York Times osserva che dal suo ingresso al Senato nel 2004 Obama si è battuto per la riduzione degli arsenali nucleari. A Mosca, nota il giornale, vuole negoziare la riduzione delle testate atomiche da 2.200 a 1.500 per parte e rafforzare il trattato di non proliferazione. Conclude il New York Times che secondo Obama solo in un mondo del tutto denuclearizzato l'Iran e la Corea del Nord rinuncerebbero a procurarsi la bomba.
Questo articolo di Ennio Caretto, sul Corriere di ieri, riprende un`articolo del NYT, sulle passioni giovanili di Obama.In teoria sono, appunto, passioni giovanili ma visto il comportamento tenuto da Obama in questi mesi sembrano ancora ben vive dentro Obama.Un presidente che da giovane, mentre il mondo era minacciato dal totalitarismo comunista, invece di appoggiare la politica del proprio paese sperava in un annullamento del vantaggio americano.
L`America, guidata dal grande Ronald Reagan, riusciva infatti a competere con l`Urss sul piano degli armamenti e nel contempo a garantire un livello di vita elevatissimo ai suoi cittadini, al contrario dei sovietici che pur avendo manodopera schiavistica(le persone nei gulag) morivano di fame.
Un`abolizione di tutte le armi nucleari, non a caso voluto dalle sinistre sovvenzionate da Mosca, avrebbe permesso al regime comunista di sopravvivere.Questo articolo, spiega chiaramente il perche` delle aperture a Chavez, a Cuba all`Iran, l`ignavia nei confronti della Corea, le scelte sull`aborto, lo statalismo economico.
Povera America, che presidente che si e` scelta. Speriamo duri solo 4 anni.

16 commenti:

  1. AUGURI OBAMA...il lavoro è duro...
    L'honduras smentisce questa tesi(a meno di una marcia indietro all'ultimo)...lo statalismo...orami si era convertito anche Bush: il capitalismo reganiato tacheriano nn reggeva più...e si avviano verso un capistalismo statale stile Italia anni 80

    RispondiElimina
  2. Sarebbe interessante sapere, come ho scritto anche da me (e tu hai commentato), come avrebbe intenzione di disarmare Iran, Arabia Saudita, Pakistan, Siria, Hezbollah, Hamas, Korea del Nord, Cina, Russia, diversi Paesi del Sud America, Birmania, diversi Paesi africani, ecc. ecc.

    RispondiElimina
  3. Davvero Cohiba?
    Io pensavo che con il capitalismo reaganiano fosse caduto il muro di Berlino.
    Invece mi dici che è franato da solo.
    Esperimento.
    Ma è elementare.
    Quella gente se l'America ed Israele fanno un passo indietro depone le armi e si arriva alla pace perpetua.
    Neocon.
    Ho letto che Obama avrebbe tentato di convincere gli Israeliani a ritirarsi non solo dalla striscia di Gaza ma anche dalla WB.
    Anche in politica M.O. non è male.
    Solo Diliberto riuscirebbe a batterlo.

    RispondiElimina
  4. Cohiba.
    Insomma a qualcosa servite anche voi revisionisti.
    Se non c'eravate voi si continuavano a dare a Regan e alla superiorità del capitalismo occidentale meriti che in realtà sono dovuti ad un semplice crollo di un muro, dunque ad una tragica fatalità.

    RispondiElimina
  5. Se vogliamo dire che Obama è un incapace sono d'accordo, anche se dissento sulle motivazioni, almeno per quanto riguarda l'Obama attuale, non quello della gioventù.

    Come ho scritto anch'io Obama è una marionetta in mano alla Federal Reserve che da sempre è lo sponsor delle guerre a stelle e strisce, quindi non penso che si possa inquadrare un Obama restio a usare la forza o anche solo a mostrarla come deterrente.

    Il fatto che sia contrario al nucleare non significa nulla, anch'io lo sono, ciò nonostante non sono affatto pacifista, credo semplicemente che sia meglio per un paese essere ben equipaggiato con armi convenzionali.

    Vado leggermente ot a proposito di una cosa che leggo nel finale del post: alto tenore di vita nell'America di Reagan? Ma dove!?

    RispondiElimina
  6. Pl la teoria secondo cui il comunismo è caduto grazie a Regan, quindi NON per le sue inefficienze e malcontento interno per le scarse libertà e ossessione militarista....è interessante....molto interessante....per me è un po TROPPO COMUNISTA...ma lo sai sono più moderato di te....qui sei bolscevico!!!!

    RispondiElimina
  7. Cohiba.
    Mentre Carter, quando i russi abbaiavano iniziava a tremare, Reagan ha "attaccato" raccogliendo la sfida.
    E i russ hanno dovuto confessare che non erano in grado di competere e hanno mollato la presa.
    Ma è ovvio che il gigante di argilla si stesse già sgretolando da solo.

    RispondiElimina
  8. Simone, dov`era il benessere sotto Reagan? mi stupisce veramente questa domanda..basta vedere l`elezione dell`84 49 stati a 1 per capire coem andava l`economia sotto reagan...dopo lo statalismo Carteriano

    RispondiElimina
  9. Pl sotto Carter la Russia raggiunse militarmente e come espansione il suo apogeo, e l`America fu umiliata anche dalla crisi degli ostaggi in Iran.
    A proposito e` divertente sapere coem gli iraniani si affrettarono a chiudere un`accordo per il rilascio degli ostaggi con Carter quando seppero che arrivava Reagan, e che la pacchia stava per finire...
    La politica di Regan fu il catalizzatore che permise il crollo dell`Urss.Se al posto di
    Reagan ci fosse stato un Obama o un Carter l`Urss avrebbe superato il suo periodo no e puo` darsi che esisterebbe anche ora.

    Nel suo diario il Presidente ha scritto:" al Dipartimento di Stato sono per la linea dura con i sovietici, anch`io sono per la linea dura senza possibilita` di appeasement, ma voglio fargli capire che esiste un mondo libero e migliore"

    Figurati te se un carter,un Obama, ma anche un Andreotti o un Berlusconi avrebbe fatto il discorso del Presidente tiri giu` questo muro o sull`impero del male(parole ma espressione di un modo di fare..) con gente cosi` il muro sarebbe ancora su

    RispondiElimina
  10. Non ti preoccupare Cohiba, non si avviano verso quel tipo di capitalismo..Obama ci sta` provando e sta andando a picco nei sondaggi...non e` grazie a Dio nella natura di questo paese e della maggioranza della sua gente..
    Cmq ci pensa Berlusconi ad evitare quella situazione, perche` da quel che ho letto anche se loro arrivano allo statlismo italiao anni 80 Berlusca vuole andare oltre(coem se noi avessimo avuto il capitalismo liberale liberista)e ripropone il New Deal..

    Cohiba e` naturale che regimi nazifascisti basati sul concetto di razza e quelli comunisti basati sul concetto di classe,crollino prima poi
    Sono regimi contro natura sono basati sul concetto di colpa collettiva(sei colpevole per la classe,la razza a cui appartieni..)si possono mantenere solo con il terrore, ma anche il terroe prima o poi deve finire...l`uomo nasce individuo libero non oggetto collettivo...

    certo se c`era Obama dopo Carter o un Berlusconi o un Prodi,un Androtti, uno Chirac il muro non sarebbe caduto..forse sarebbe caduto con Bush jr

    RispondiElimina
  11. Per me siete tutti troppo sovietici...insomma credere che se nn ci fosse stato regan l'urss esisterebbe ancora, insomma dire che il sitema sovietico era solido(se nn fosse arrivato un impulso dall'esterno) ...sarebbe ancora lì, nn vedere le inefficienze e scarsa libertà dell'URSS che ha portato al crollo,...siete TUTTi troppo KOSSUTTIANI....io sono troppo moderato per voi Komunisti con la KAPPA

    RispondiElimina
  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  13. Se veramente volesse un mondo senza armi nucleari, dovrebbe cominciare ad impedire all'Iran di fabbricarne una. E invece non mi sembra si stia dando molto da fare in questa direzione... O sbaglio?

    RispondiElimina
  14. Sei anche te un Che Guevara.
    Inaffidabile come i bolscevichi più incalliti.
    Hai detto di avere un bel blog, ma lo stai facendo andare a rotoli.
    Sono quindici giorni che dici..."domani parto" ma non se ancora partito.
    Sei stato nell'America governata dall'uomo della Provvidenza e dunque dovresti avere mille post interessanti da proporre.
    Invece latiti.
    Sono sconvolto.
    Per me un giorno di questi entri nel PD.

    RispondiElimina
  15. Islam – vincitore del relativismo
    occidentale dei valori
    Easy di Michael Mannheimer Germania

    http://dolomitengeisteu-dolomitengeist.blogspot.com/2009/09/islam-vincitore-del-relativismo.html

    in lingua Italiano spezialmente per i Visatori Italiani

    Si prega raccomandare

    di leggere nei forum e blog critico dell'Islam

    RispondiElimina
  16. Dalle mie parti si dice "che brutto fumo che fa la pipa...."
    Kritikon

    RispondiElimina