Da oltre una settimana vanno avanti le proteste di piazza in Iran che, da qualche giorno sto` seguendo dall`America. Da questa part dell`oceano I due principali network,Fox e CNN hanno dato amplissima copertura alla vicenda, dedicandogli continuamente servizi e editoriali.
La questione iraniana ha assunto anche una notevole rilevanza politica con i repubblicani, costantemente all`attacco per l`imbarazzante chamberliana posizione assunta da Obama, che tradendo lo spirito americano, ha evitato di schierarsi apertamente contro il regime di Teheran.
Due sono le possibili soluzioni.
La prima e` che Obama confermando quello che, purtroppo, avevo sostenuto fin da prima della sua elezione e che lui ha supportato con i fatti e` il nuovo Carter.
Un pericoloso pseudo realista che, con una politica chamberliana di appeasement nei confronti delle peggiori dittature, mette in pericolo gli Stati Uniti e quindi l`intero occidente.A proposito, e` stato al quanto imbarazzante quando ha detto che la sua posizione sulla crisi iraniana e` dettata dalla volonta` di difndere gli interessi americani. In generale, considerando i primi mesi alla Casa Bianca, questa sembra la soluzione piu` probabile.Oltretutto Obama, da piccolo frequento` le moschee in Indonesia e sebbene dopo averlo dichiarato lo ha subito smentito( il tutto sulla Cbs), potrebbe essere musulmano.L`inchino con baciamano al re dell`Arabia Saudita, il discorso del Cairo sono perfettamente in linea con questa sua posizione.
Nonostante cio` la speranza e la logica mi porta a sostenere che questa volta Obama potrebbe aver scelto la strada giusta.Un`aperto sostegno degli Stati Uniti ai rivoltosi favorirebbe la propaganda di regime, che ne approfitterebbe per presentarli come burattini in mano a sionisti e americani.
Al contrario una posizione di “ basso profilo”, a cui corrisponde sostegno occulto ai rivoltosi con denaro armi e possibilemte rifugi sicuri sarebbe veramente cio` che potrebbe fare la differenza.Questo in realta` dovrebbe essere fatto da tutti i servizi segreti occidentali, insieme all`invite ai media a coprire incessantemente gli eventi rilanciando le notizie e I video che sono in rete.
In definitiva propendo per questa seconda posizione dell`amministrazione Obama, perche` sinceramente non penso che la maggioranza dei membri del gabinetto presidenziale, la difesa e il dipartimento di stato accettano di restare passive e non cerchino di approfittare di una di un`opportunita` storica.
Infine questi mesi dimostrano, come la politica di Bush fosse tutt`altro che sbagliata.Se in Iran vi e` una rivolta non e` certo per la posizione tenuta negli anni passati dagli europei e negli scorsi mesi da Obama.
La linea dura della precedente amministrazione americana ha, infatti, favorito la crisi economica in Iran e le infiltrazioni propagandistiche e “imperialiste” bushiane hanno contribuito a far sbocciare il desiderio di liberta` nei giovani iraniani.
La questione iraniana ha assunto anche una notevole rilevanza politica con i repubblicani, costantemente all`attacco per l`imbarazzante chamberliana posizione assunta da Obama, che tradendo lo spirito americano, ha evitato di schierarsi apertamente contro il regime di Teheran.
Due sono le possibili soluzioni.
La prima e` che Obama confermando quello che, purtroppo, avevo sostenuto fin da prima della sua elezione e che lui ha supportato con i fatti e` il nuovo Carter.
Un pericoloso pseudo realista che, con una politica chamberliana di appeasement nei confronti delle peggiori dittature, mette in pericolo gli Stati Uniti e quindi l`intero occidente.A proposito, e` stato al quanto imbarazzante quando ha detto che la sua posizione sulla crisi iraniana e` dettata dalla volonta` di difndere gli interessi americani. In generale, considerando i primi mesi alla Casa Bianca, questa sembra la soluzione piu` probabile.Oltretutto Obama, da piccolo frequento` le moschee in Indonesia e sebbene dopo averlo dichiarato lo ha subito smentito( il tutto sulla Cbs), potrebbe essere musulmano.L`inchino con baciamano al re dell`Arabia Saudita, il discorso del Cairo sono perfettamente in linea con questa sua posizione.
Nonostante cio` la speranza e la logica mi porta a sostenere che questa volta Obama potrebbe aver scelto la strada giusta.Un`aperto sostegno degli Stati Uniti ai rivoltosi favorirebbe la propaganda di regime, che ne approfitterebbe per presentarli come burattini in mano a sionisti e americani.
Al contrario una posizione di “ basso profilo”, a cui corrisponde sostegno occulto ai rivoltosi con denaro armi e possibilemte rifugi sicuri sarebbe veramente cio` che potrebbe fare la differenza.Questo in realta` dovrebbe essere fatto da tutti i servizi segreti occidentali, insieme all`invite ai media a coprire incessantemente gli eventi rilanciando le notizie e I video che sono in rete.
In definitiva propendo per questa seconda posizione dell`amministrazione Obama, perche` sinceramente non penso che la maggioranza dei membri del gabinetto presidenziale, la difesa e il dipartimento di stato accettano di restare passive e non cerchino di approfittare di una di un`opportunita` storica.
Infine questi mesi dimostrano, come la politica di Bush fosse tutt`altro che sbagliata.Se in Iran vi e` una rivolta non e` certo per la posizione tenuta negli anni passati dagli europei e negli scorsi mesi da Obama.
La linea dura della precedente amministrazione americana ha, infatti, favorito la crisi economica in Iran e le infiltrazioni propagandistiche e “imperialiste” bushiane hanno contribuito a far sbocciare il desiderio di liberta` nei giovani iraniani.
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