Giornalista: L’avvocato egiziano Nagla Al Imam ha affermato che, come strumento di resistenza contro Israele, i giovani arabi dovrebbero molestare sessualmente le ragazze israeliane ovunque siano ed usando qualsiasi metodo.
Abbiamo con noi l’avvocato Nagla Al Imam dal Cairo. Benvenuta.Qual’è lo scopo della sua proposta?
Nagla Al Imam: E’ una forma di resistenza. Loro sono un piacevole passatempo per tutti gli arabi e non c’è nulla di sbagliato in ciò.Prima di tutto loro violano i nostri diritti e “stuprano” la nostra terra.Poche cose sono gravi come lo stupro della terra. Secondo me, questa è una nuova forma di resistenza.
Giornalista: Come avvocato ,non pensa che questo potrebbe condurre i giovani arabi ad essere condannati per aver violato la legge sulle molestie sessuali?
Nagla Al Imam: Nella maggior parte dei paesi arabi con l’eccezione di tre o quattro paesi, in cui comunque non penso sia permesso alle donne israeliane di entrare,non esistono leggi sulle molestie sessuali.Quindi se le donne islamiche sono un piacevole passatempo per gli uomini arabi, non c’è iente di male se le donne israeliane svolgono la stessa funzione.
Giornalista :Questo include anche lo stupro?
Nagla Al Imam: No. Riguardo alle molestie sessuali, le israeliane non hanno nessun diritto di reagire.I combattenti della resistenza non commetterebbero tali azioni perché i loro valori sono troppo elevati. Comunque se dovesse succedere,le israeliane non avrebbero nulla da lamentarsi perché la questione va posta in questo modo:” lasciate la nostra terra e non vi violenteremo”.
Non voglio che giovani arabi siano processati, voglio che queste ragazze sioniste con cittadinanza israeliana siano espulse dai nostri paesi arabi.Questa è una forma di resistenza e un modo per allontanare la loro presenza.
Sarebbe molto interessante farci sopra un sondaggio e scoprire quante persone nei paesi arabi, sono contrari a questa concezione.Perchè questo è il vero problema.Quanto questo odio disumano nei confronti degli israeliani è diffuso, quanto è legato al loro essere semplicemente ebrei indipendentemente dalle azioni che compiono
Sarebbe, altresì interessante, sapere i commenti delle donne relativiste culturali, che difendono la cultura araba e la posizione della donna in essa, sostenendo che non abbiamo nessun diritto di portargli i nostri valori di civiltà.
Abbiamo con noi l’avvocato Nagla Al Imam dal Cairo. Benvenuta.Qual’è lo scopo della sua proposta?
Nagla Al Imam: E’ una forma di resistenza. Loro sono un piacevole passatempo per tutti gli arabi e non c’è nulla di sbagliato in ciò.Prima di tutto loro violano i nostri diritti e “stuprano” la nostra terra.Poche cose sono gravi come lo stupro della terra. Secondo me, questa è una nuova forma di resistenza.
Giornalista: Come avvocato ,non pensa che questo potrebbe condurre i giovani arabi ad essere condannati per aver violato la legge sulle molestie sessuali?
Nagla Al Imam: Nella maggior parte dei paesi arabi con l’eccezione di tre o quattro paesi, in cui comunque non penso sia permesso alle donne israeliane di entrare,non esistono leggi sulle molestie sessuali.Quindi se le donne islamiche sono un piacevole passatempo per gli uomini arabi, non c’è iente di male se le donne israeliane svolgono la stessa funzione.
Giornalista :Questo include anche lo stupro?
Nagla Al Imam: No. Riguardo alle molestie sessuali, le israeliane non hanno nessun diritto di reagire.I combattenti della resistenza non commetterebbero tali azioni perché i loro valori sono troppo elevati. Comunque se dovesse succedere,le israeliane non avrebbero nulla da lamentarsi perché la questione va posta in questo modo:” lasciate la nostra terra e non vi violenteremo”.
Non voglio che giovani arabi siano processati, voglio che queste ragazze sioniste con cittadinanza israeliana siano espulse dai nostri paesi arabi.Questa è una forma di resistenza e un modo per allontanare la loro presenza.
Sarebbe molto interessante farci sopra un sondaggio e scoprire quante persone nei paesi arabi, sono contrari a questa concezione.Perchè questo è il vero problema.Quanto questo odio disumano nei confronti degli israeliani è diffuso, quanto è legato al loro essere semplicemente ebrei indipendentemente dalle azioni che compiono
Sarebbe, altresì interessante, sapere i commenti delle donne relativiste culturali, che difendono la cultura araba e la posizione della donna in essa, sostenendo che non abbiamo nessun diritto di portargli i nostri valori di civiltà.
Caro Neoconservatore, quello che scrivi è esattamente il mio pensiero ed è quello che vado dicendo e scrivendo da anni. Il vero problema è proprio quello (legato al loro essere "semplicemente ebrei"). Anzi è l'unico problema.
RispondiEliminaNon esiste un conflitto israelo palestinese, ma una prepotenza continuata degli islamici nei confronti degli ebrei.
Questo è quello che molte persone non capiscono o non vogliono capire. Differentemente non si spiega perchè gli arabi/musulmani hanno cacciato via dai "loro" paesi (in alcuni gli ebrei erano arrivati molto prima dell'arrivo degli arabi)circa un milione di ebrei e non desiderano riconoscere Israele. E chi dopo tante guerre lo riconosce come l'Egitto, continua a pensarla come possiamo constatare da questo video e da altri simili. Hanno poi inventato il popolo palestinese (dal 1967 e non prima!!!) per questo motivo.
Quando parli di completare la traduzione, intendi quella che si legge nei sottotitoli in inglese? Sono interessato, perchè vorrei provare a postare il video con i sottotitoli in italiano. Ma non sono riuscito a trovare il video su Infolive e poi mi pare che originalmente l'avesse postato MEMRI TV.
Grazie per la visita e grazie per il link. Spero di sottotitolare il video quanto prima.
RispondiEliminaNoi Occidentali abbiamo sempre il vizio di leggere gli altri secondo i nostri parametri.
RispondiEliminaE in base ad una visione quasi puerile ci inventiamo l'Islam moderato, gli Islamici che vogliono dialogare.
Ma non ci arrendiamo all'evidenza dei fatti.
E cioè che queste correnti rappresentano lo zero virgola...
E che queste persone sono considerati i primi nemici dell'Islam stesso.