Si apre oggi a Ginevra la Conferenza delle Nazioni Unite sul tema specifico del razzismo, e dei diritti umani in generale. Il Presidente dell'Iran, Ahmadinejad, sarà l'ospite più importante ed illustre della prima giornata. Questo fatto ha una forte valenza simbolica se si considera che il presidente iraniano ha ripetutamente negato l'esistenza, la veridicità storica di quello che è stato il più grave atto di razzismo del novecento: l'Olocausto. Assegnare praticamente l'apertura dei lavori, all'ex pasdaran khomeinista è indice del "clima" che regnerà sovrano durante questa conferenza, e di come i paesi islamici, principali autori del documento che sarà discusso in questi giorni, riescano a trovare una straordinaria unità in nome dell'antisionismo e dell'antisemitismo. In realtà, se l'obbiettivo principale dei paesi islamici rimane Israele, l'intero occidente rischia di veder pubblicato un documento che vorebbe limitare la libertà d'espressione, di parola e di stampa, presentando qualsiasi critica all'islam come una forma intollerabile di razzismo. Per questi motivi i governi italiano, americano, tedesco, olandese, australiano,canadese e ovviamente israeliano hanno avuto ragione a disertare questa conferenza. Sicuramente sarebbero stati in minoranza e avrebbero finito per legittimare posizioni intollerabili, rischio che corrono Francia, Gran Bretagna e Vaticano presenti invece a Ginevra. La presenza della Gran Bretagna in contrasto con la posizione americana rappresenta una rottura rispetto al recente passato, quando in nome della "special relationship" che li ha sempre legati, i due paesi hanno sempre tenuto posizioni comuni. A tal proposito, si deve ricordare quando sia Ronald Reagan sia Margaret Tatcher, ritirarono le loro delegazioni dall'Unesco, in quanto quest'organo aveva equiparato il sionismo al razzismo. Molto probabilmente la posizione britannica è legata a problemi di politica interna.La Gran Bretagna, infatti, ospita al suo interno una niumersissima comunità musulmana, proveniente soprattutto dal Pakistan, che in diverse occasioni ha dimostrato la sua capacità di mobilitazione. L'esempio migliore dell'efficacia della comunità musulmana, o almeno della sua parte radicale e fondamentalista, a ottenere successi è la legittima 'esistenza, di tribunali che applicano la sharia. Infine è importante rilevare, come il governo Berlusconi, confermandosi l'esecutivo più vicino a Israele della storia della Repubblica, sia stato tra i primi e più decisi sostenitori del boicottaggio. Al contempo, se ovviamente non stupisce il silenzio sulla vicenda della sinistra "orgogliosamente comunista" da sempre sostenitrice dell'equiparazione sionismo uguale a razzismo, colpisce il silenzio del Pd. Una sinistra che vuole essere moderna, europea,credibile, non può su un tema come questo non condividere la scelta del governo.
lunedì 20 aprile 2009
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è inutile che fai il moralista poi se io faccio un post contro i regimi islamofascisti che censurano ogni libertà di espressione, nn dai la tua solidarietà...e anzi simpatizzi per i censori autoritari
RispondiEliminaCohiba,innazitutto quello che ha detto Ahmenadinejhad ieri è quello che pensate voi comunisti.Oggi farete gli ipocriti, ma le possizioni dei comunisti sono quelle che ieri ha espresso il pasdaran
RispondiEliminaSecondo se vuoi paragonare la censura per una puntata con stipendio pagato a un vignettista che sbeffeggia i morti (non i vivi) con chi, avendo su Israele le posizioni dei comunisti,i vignettisti li sgozza..beh complimenti
Un pò come paragonare un mignolo rotto alla morte di una persona..lastse per te sono la stessa cosa il tuo discorso è logico
Cohiba non ti accorgi che il problema sei tu?
RispondiEliminaSe uno mette sullo stesso piano quello che è successo a Vauro da noi e la censura nei regimi islamici e comunisti, i casi sono due.
O fa Cabaret o ha le idee confuse.
Ovviamente vanno bene entrambe.
Ma la stessa persona non può stupirsi del fatto che chi pensa che faccia cabaret si metta a ridere e non può stupirsi nemmeno del fatto che chi pensa che abbia le idee confuse lo guardi preoccupato.
Noi esprimiamo la solidarietà a chi vuoi tu.
Ma tu piantala.
Ammetti che stavi scherzando.
Tuttavia fallo al più presto.
Infatti non stai giocando ad un gioco carino.
Infatti stai mancando di rispetto a tutte quelle persone che tali paragoni li reputano verosimili.
Pl lunedì c'era sul Corriere un'articolo sulle femministe che in Italia scendono in piazza per sostenere che da noi le donne sono discriminate, però si guardano bene dallo scendere in piazza per sostenere le donne che nei aesi islamici sono schiave o vengono impiccate o lapidate per adulterio.Quella è la loro cultura
RispondiEliminaMa Cohiba non appartiene a questa categoria lui appartiene a chi sminuisce le drammatiche situazioni che si verificano nei regimi islamici paragonandole in modo del tutto incoerente e falsificante con quello che succede da noi.
Così i campi di rieducazione per i gay a Cuba o le impiccagioni di gay in Iran sono come un no ai matrimoni gay.
Così la schiavitù a cui sono sottoposti i neri in Sudan o Mauritania da aprte dell'etnia araba è paragonabile al non riconoscimento del diritto id voto da noi.
Cos' tra chi combatte il terrorismo islamico e i terroristi islamici non c'è differenza.
Il terzomondismo della sx e il suo odio dell'occidente si esprimono sempre secondo queste due modalità
Neocon.
RispondiEliminaSulle femministe ho detto la mia mille volte.
Allora, per chiudere, dico che la loro condotta è talmente bassa, da non meritare nemmeno il disprezzo.
Sono d'accordo con la posizione presa dal governo italiani e da quello di altri Paesi: non che Israele sia esente da colpe, ma è anche giusto saper fare distinguo, biasimando, di base, tutto ciò che è espressione di violenza e odio, da una e dall'altra parte.
RispondiEliminaBen tornato...
Un saluto
Grazie Andrzej e benvenuto nel nuovo "vecchio" blog.Israele ha sicuramente commesso degli errori ma esssere sempre costretto a doverti difendere perchè gli altri ti vogliono eliminare a prescindere da quello che fai, ti porta anche a commettere errori
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