martedì 14 aprile 2009

Obama e la politica del centro sinistra italiano




L’elezione del 4 Novembre ha posto fine all’era Bush e ha tolto dalla scena politica quella setta giudaico cristiana fondamentalista, conosciuta come teo-neoconservatori responsabilidei disastri degli ultimi 8 anni. Ora alla presidenza degli Stati Uniti c’è Barack Obama, il Messia nero, contornato dalla vecchia guardia clintoniana.
Gli effetti positivi si sono subito visti e il mondo è subito divenuto un posto migliore. Innanzitutto, l'asse del male non esiste più.La Siria, l'Iran, la Corea del Nord prima paesi canaglia e sostenitori del terrorismo ora sono paesi da coinvolgere nel processo di gestione degli interessi regionali allo scopo di stabile cordiali relazioni con essi. Ovviamente la stampa ha presentato questa svolta in politica estera come una benedizione portatrice di pace e benessere.Purtroppo, come spesso succede i fatti smentiscono la realtà presentata dai politically correct e dai realisti di entrambe le sponde dell'oceano.Il governo siriano e i giornali di quel paese hanno commentato l’offerta di appeasement obamiana come la dimostrazione che la politica di “resistenza” siriana e dei fratelli di Hamas e di Hezbollah all’imperialismo sionista e americano si è dimostrata una strategia vincente.L’Iran ha risposto alle aperture di Obama aumentando il supporto ai talebani in Afghanistan e continuando l’arricchimento dell’uranio per la creazione della bomba atomica, e infine ha chiesto di togliere il supporto a Israele Per completare il quadro, la Corea del Nord ha lanciato seppur con scarso successo un missile. Allo stesso modo, mentre si parla di riconoscere un ruolo ai talebani e della necessità di sedersi a un tavolo con loro, questi aumentano le loro azioni suicide e espandono ulteriormente la loro influenza il loro controllo sulle zone tribali del Pakistan. Ai tempi della sue elezione scrissi che temevo fosse un nuovo Jimmy Carter, devo dire che dopo tre mesi questa sensazione è ancora più forte.Il problema sarà trovare un nuovo Reagan dopo di lui. Voglio concludere con un riferimento all'Italia. Spesso si cita l’esterofilia dei nostri politici, la loro tendenza a proporre soluzioni e modelli esteri all’Italia.Bene, in questo caso penso che sia avvenuto esattamente il contrario con Obama che mette in atto la politica estera del governo Prodi. L’unica differenza è la famosa passeggiata a Beirut di D’Alema con un leader di Hezbollah.Forse perché, per Hezbollah, non è conveniente che una donna come la Clinton vada a passeggio con un uomo.

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