venerdì 20 novembre 2009

La poverta` influenza la qualita` del terrorismo non la quantita`


Nel gennaio di quest`anno all`Univerista` di Harvard si e` svolto un convegno su uno dei temi piu` controversi degli ultimi 20 anni: la correlazione tra il terrorismo islamico e le condizioni di poverta`.
Molti giornalisti e intellettuali,soprattutto se liberals e/o di scuola marxista, tendono a presentare tale correlazione come l`unica plausibile, giusta spiegazione al fenomeno del terrorismo. I fatti dimostrano che sicuramente la poverta` l`alienazione il disagio sociale sono fattori da considerare nello spiegare l`influenza e la diffusion dell`islamismo, ma non sono le cause prime di quel fenomeno ne della sua manifestazione terroristica.
E` sufficente scorgere le biografie degli attentatori sucidi, per verificare come la stragrande maggioranza di essi appartengono alla media o all`alta borghesia e abbiano quantomeno il diploma superiore Ultimo caso quello di Mohamed Game.Game cerco` lo scorso ottobre di farsi esplodere dentro la caserma S.Barbara a Milano. Il giorno dopo,quasi tutti i giornali come se fosse un riflesso incondizionato hanno descritto l`attentato come l`atto di un estremista isolato, povero depresso.Nei giorni successivi e` risultato invece che l`attentatore era membro integrato della comunita` islamica milanese ed aveva una laurea in ingegneria.
Altri esperti sostengono che se la poverta` non e` determinante nelle azioni terroristiche di AlQueda, lo e` invece per quanto riguarda il terrorismo palestinese.
Da questo punto di vista tale convegno e` risultato molto interessante.Gli studiosi hanno analizzato i dati forniti dall` ISA, (l`Agenzia di Sicurezza Israeliana) a proposito dei palestinesi che dal 2000 al 2006 hanno compiuto attacchi(o hanno provato a farlo) in Israele, nella West Bank, nella Striscia di Gaza, e sono giunti alla conclusion che la poverta` influenza la qualita` non la quantita` degli attacchi suicida.
In altre parole le varie organizzazioni terroristiche palestinesi per compiere gli attentati piu` complessi,contro obbiettivi ritenuti piu` importanti e la cui riuscita comporta maggiori benefici(anche in termini mediatici) all`organizzazione, reclutano persone con una cultura e un reddito superiore alla media.
In particolare risulta che tra gli attentatori suicida la media di coloro che frequentano l`universita` o sono gia` laureati e` piu` alta dell`8% rispetto alla media generale.
Al contrario per compiere attentati considerate di minor rilevanza, o piu` facili vengono spesso impiegate persone con un livello culturali e un reddito uguale o inferiore alla media che dimostrano spesso anche una minor efficenza.
Risultano evidenti le analogie con il terrorismo islamista mondiale che per gli attentati nelle grandi citta` (New York,Bali, Istanbul, Rabat) ha utilizzato esperti laureate della media alta borghesia, mentre in Afghanistan o in Iraq utilizza anche analfabeti e poveri.
Vi sono inoltre altre interessanti notizie deducibili dale loro biografie.Infatti, la maggior parte di loro proveniva dalla West Bank, risultavano piu` efficaci se avevano un`adeguata istruzione, erano in larga parte maschi tra i 20 e i 30 anni
Nel contempo,pero`, dalle indagini risulta che un alto livello di disoccupazione amplia il “bacino d`utenza” delle organizzazioni terroristiche, soprattutto se queste, come fa Hamas, forniscono anche supporto sociale e culturali,mettendo a disposizione della popolazione asili,scuole e ospedali.
Questo non significa pero` che la soluzione sia quella preferita dall`Unione Europea e dale Nazioni Unite: i finanziamenti a pioggia.
Infatti i finanziamenti svincolati da qualsiasi progetto educativo e sociale aiutano esclusivamente le organizzazioni “socio-terroristiche” come Hamas ad ampliare il loro potere e la loro influenza sulla popolazione.
Mi sono limitato a fornire alcune riflessioni; per coloro che fossero intressati ad approfondire l`argomento possono trovare il resoconto del convegno:

"Economics conditions and the Quality of Suicide Terrorism" sul sito dell`Universita` di Harvard

Neoconservatore

6 commenti:

  1. Grazie, e` uno dei miei temi preferiti questo del rapporto causa effetto tra terrorismo e poverta.
    Troppe persoen dimenticano che la storia e` stat fatta dalle idee non dall`economia

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  2. Legare terrorismo e povertà è una brutta abitudine tipica della storiografia marxista.
    Tuttavia nel caso in questione, vale a dire nella rcerca di un legame diretto tra miseria economica e terrrismo ci sono tre questioni grossissime che vorre analizzare.
    Innanzitutto c'è subito la grande bugia.
    I principali protagonisti dei più gravi attentati appartengono alla media borghesia e hanno studiato nelle migliori universtà.
    E poi ci sono altri due elementi da evidenziare.
    La disperazione viene usata come una sorta di giustificazione per azioni infami allo scopo di umanizare gli orrendi crimini compiuti da quella gente.
    Inoltre il legame tra povertà e terrorismo ha una valenza strategica.
    Serve per far sposare la causa del terrorismo arabo alle sinistre massimaliste mondiali allo scopo di rinvigorire un vecchio amore.

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  3. Anche perché poi la povertà è spesso provocata dagli stessi dittatori arabi: basti pensare ai rubinetti d'oro di Saddam o alle ville dei vari Raìs. Con la democrazia ci sarebbe molto probabilmente meno corruzione, meno sperequazione, ecc. ecc.
    A Dubai che è sempre una dittatura, ma almeno hanno capito l'importanza del reinvestimento, hanno meno problemi sia economici sia di terrorismo. No?

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  4. Pl e` vero legare terrorismo e poverta` serve a fargli assumere quel carattere "mistico" di rivolta dei poveri e degli oppressi.
    Ed una volta che una rivolta una rivoluzione, un atto terroristico e` classificato in questa categoria e` giustificato a prescindere.
    Basti ricordare la rivoluzione khomeinista e l`amore che l`Unita e il Pci mostravano per khomeini nonostante questi fece per primi fuori i comunisti,oppure l`amore per i terroristi che in Iraq sgozzavano le persone, esaltati al grido di no al fascismo

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  5. Esp sembra che glie l`hai tirata a quelli di Dubai:)
    Seriamente, hai ragione la poverta` e causata in primis dai satrapi arabi e dalle loro corti che vogliono tenersi privilegi improponibilki in una societa` moderna e democratica.
    Poi ovviamente devono dare al popolo scontento il nemico su cui scaricare la violenza e quindi vai di complotto ebraico in primis ed occidentale poi

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